Voleva essere un commento al post di Giulia.
Forse il vostro (perchè io sinceramente non lo sono, almeno non più di altre volte) essere scontenti sempre e comunque deriva dal fatto che nel vostro intimo sapete che votare sinistra o votare destra non serve a niente, almeno al momento.
E' come seguire un carrozzone, c'è chi lo segue a destra, e chi a sinistra, ma il carrozzone è sempre lo stesso. Gli scontri politici sono assenti. Dov'è il sangue che scorre tra un talk show e l'altro? Dove sono i botta e risposta tra i leader dei partiti? Benvenuto nella nuova Italia, dove accusa e contraddittorio sono incarnati nella stessa persona, mezza persona, un hobbit, colluso con se stesso.
Io non sono andato a votare perchè ero senza tessera elettorale e non avevo voglia di sbattermi per rifarmela. Non penso sia menefreghismo, mancanza di senso civico, o come dice Augias un atteggiamento da snob. E poi non sono neanche di sinistra, o se lo sono sembrato è per pura simpatia studentesca. Semplicemente non sono riuscito a trovare un valido motivo per alzarmi e dire "bene oggi vado a farmi sta maledetta tessera e vado a votare!".
Dare il voto a Cota non se ne parla.
Per la filosofia del "non si cambia cavallo vincente a metà della corsa" avrei potuto votare Bresso, peccato per l'Udc che mi ha fatto passare ogni voglia.
Movimento a 5 stelle? Bel programma ma peccato per Grillo, che stimo, ma a causa di un retaggio da "comico" manca a mio parere di credibilità.
In questi anni di latitanza dai seggi mi sono guardato attorno, formato un'opinione politica e credo di aver identificato la persona che meglio incarna il mio modello di politico. L'ho visto ritornare sui suoi passi, scusarsi per gli atteggiamenti del passato, e l'ho visto soprattutto affrontare un tema a me molto caro: Internet e libertà.
Vi segnalo l'intervista fatta ad un mio professore in sede del convegno Internet è Libertà presso la Camera:
http://www.youtube.com/watch?v=g8XvYmrkst0
Rimango comunque sul chi va là, chi sa di chi sto parlando non è stato un santo in passato.
Fino al 2000 la principale fonte di informazione (il 90%) per gli italiani era la televisione, che ha bene o male ridotto il divario culturale.
Oggi, dopo 10 anni, siamo solo al 70%. Il 30% sono le persone che come me, e spero anche voi, formano le proprie opinioni in maniera trasversale: radio, giornali, televisione, passaparola, INTERNET ecc. Internet in Italia rimane per molti un mezzo stupefacente, talmente incredibile che a volte spaventa chi non lo sa usare coscienziosamente. Io credo sia da rintracciare anche in questo il motivo dell'astensionismo, una diffusa maleducazione all'uso di mezzi informativi alternativi.
Attendo critiche e insulti.
Baci Baci.
martedì 30 marzo 2010
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