martedì 30 marzo 2010

un prego da tutti quelli che...

Voleva essere un commento al post di Giulia.

Forse il vostro (perchè io sinceramente non lo sono, almeno non più di altre volte) essere scontenti sempre e comunque deriva dal fatto che nel vostro intimo sapete che votare sinistra o votare destra non serve a niente, almeno al momento.
E' come seguire un carrozzone, c'è chi lo segue a destra, e chi a sinistra, ma il carrozzone è sempre lo stesso. Gli scontri politici sono assenti. Dov'è il sangue che scorre tra un talk show e l'altro? Dove sono i botta e risposta tra i leader dei partiti? Benvenuto nella nuova Italia, dove accusa e contraddittorio sono incarnati nella stessa persona, mezza persona, un hobbit, colluso con se stesso.

Io non sono andato a votare perchè ero senza tessera elettorale e non avevo voglia di sbattermi per rifarmela. Non penso sia menefreghismo, mancanza di senso civico, o come dice Augias un atteggiamento da snob. E poi non sono neanche di sinistra, o se lo sono sembrato è per pura simpatia studentesca. Semplicemente non sono riuscito a trovare un valido motivo per alzarmi e dire "bene oggi vado a farmi sta maledetta tessera e vado a votare!".
Dare il voto a Cota non se ne parla.
Per la filosofia del "non si cambia cavallo vincente a metà della corsa" avrei potuto votare Bresso, peccato per l'Udc che mi ha fatto passare ogni voglia.
Movimento a 5 stelle? Bel programma ma peccato per Grillo, che stimo, ma a causa di un retaggio da "comico" manca a mio parere di credibilità.

In questi anni di latitanza dai seggi mi sono guardato attorno, formato un'opinione politica e credo di aver identificato la persona che meglio incarna il mio modello di politico. L'ho visto ritornare sui suoi passi, scusarsi per gli atteggiamenti del passato, e l'ho visto soprattutto affrontare un tema a me molto caro: Internet e libertà.
Vi segnalo l'intervista fatta ad un mio professore in sede del convegno Internet è Libertà presso la Camera:
http://www.youtube.com/watch?v=g8XvYmrkst0
Rimango comunque sul chi va là, chi sa di chi sto parlando non è stato un santo in passato.

Fino al 2000 la principale fonte di informazione (il 90%) per gli italiani era la televisione, che ha bene o male ridotto il divario culturale.
Oggi, dopo 10 anni, siamo solo al 70%. Il 30% sono le persone che come me, e spero anche voi, formano le proprie opinioni in maniera trasversale: radio, giornali, televisione, passaparola, INTERNET ecc. Internet in Italia rimane per molti un mezzo stupefacente, talmente incredibile che a volte spaventa chi non lo sa usare coscienziosamente. Io credo sia da rintracciare anche in questo il motivo dell'astensionismo, una diffusa maleducazione all'uso di mezzi informativi alternativi.

Attendo critiche e insulti.
Baci Baci.