domenica 18 dicembre 2011
La leggerezza dello sviluppo sostenibile
Curiosamente invece mi guardava con grande tenerezza, come si fa con un bambino che sperimenta il bagnetto per la prima volta.
"Questa tua visione presuppone di mettere sullo stesso piano economia, diritti umani e ambiente, ma non è così. Le foreste e i boschi possono esistere anche senza l'uomo, e l'uomo può vivere senza soldi, con il baratto o il dono, senza necessariamente soccombere. I soldi, non possono sopravvivere senza l'uomo e l'uomo non può vivere senza la Natura.
In un periodo di crisi come questo si tende a mettere al primo posto l'economia, sacrificando i diritti umani e dimenticandosi dell'ambiente, giustificando tutto con l'emergenza, con i pareggi di bilancio mentre invece dovrebbe essere proprio il contrario! Se i miei nipoti non avranno più soldi potrebbero vivere nei boschi, se al posto dei boschi o dei campi avranno terra sterile, con i soldi potrebbero solo farsi aria "
Nonna Felicita continuava ad impastare con grande delicatezza, mentre la mia saggezza era finita nel frigo insieme al burro.
- Grazie Marco per avermela mandata!
giovedì 13 ottobre 2011
Ragazzi, studiate! Meglio precari oggi che servi per sempre.
La settimana prossima riprenderò a insegnare. A Urbino. Dopo molti mesi di assenza forzata. Insegnare, d'altronde, è un privilegio. Come leggere e studiare. Molte persone lo fanno "gratuitamente". Per curiosità, interesse. E per piacere. Io vengo stipendiato, per farlo. E ho la fortuna di incontrare i giovani - ogni anno diversi. (Spesso, mi viene in mente il protagonista de "Il Sipario ducale", scritto da Paolo Volponi. Ambientato a Urbino. Un anziano intellettuale anarchico, che, a volte, attendeva l'uscita degli studenti del liceo e si perdeva in mezzo a loro. Per sentirsi giovane. E libero).
Dedicherò il mio corso, come avviene da alcuni anni, al tema dell'opinione pubblica. In particolar modo, al rapporto tra opinione pubblica e democrazia rappresentativa. Mi interrogherò, dunque, sulla coerenza e sulla concorrenza fra i sondaggi e le elezioni. Tra il marketing politico e la partecipazione. Argomenti, mi rendo conto, che non offriranno agli studenti competenze utili, spendibili, sul mercato del lavoro. Non serviranno loro a cercare e a trovare un impiego, domani. Neppure a farsi largo nel mercato politico. Gran parte del ceto politico non è certo stato reclutato in base alla competenza. Né alla conoscenza dei meccanismi e delle regole della democrazia. Eppure, mi sento di dire che studiare queste cose, al pari delle altre che si insegnano all'università e a scuola, è importante. Lo dico echeggiando l'esortazione - l'invettiva - amara che ho lanciato oltre un mese fa 1.
Cari ragazzi e ragazze, cari giovani: studiate. Soprattutto - anche se non solo - nella scuola pubblica. Ma anche quando non siete a scuola. Quando siete a casa vostra o in autobus. Seduti in piazza o ai giardini. Studiate. Leggete. Per curiosità, interesse. E per piacere. Per piacere. Anche se non vi aiuterà a trovare un lavoro. Tanto meno a ottenere un reddito alto. Anche se le conoscenze che apprenderete a scuola vi sembreranno, talora, in-attuali e im-praticabili. In-utili. Nel lavoro e anche fuori, spesso, contano di più altre "conoscenze" e parentele. E i media propagandano altri modelli. Veline, tronisti, "amici" e "figli-di"... Studiate. Gli esempi diversi e contrari sono molti. Non c'è bisogno di rammentare le parole di Steve Jobs, che esortava a inseguire i desideri. A essere folli. Guardatevi intorno. Tanti ce l'hanno fatta. Tanti giovani - intermittenti e flessibili - sono convinti di farcela. E ce la faranno. Nonostante i giovani - e le innovazioni - in Italia facciano paura.
Studiate. Soprattutto nella scuola pubblica. Anche se i vostri insegnanti, maestri, professori non godono di grande prestigio sociale. E guadagnano meno, spesso molto meno, di un artigiano, commerciante, libero professionista... Anche se alcuni di loro non fanno molto per farsi amare e per farvi amare la loro disciplina. E, in generale, l'insegnamento. Anche se la scuola pubblica non ha più risorse per offrire strumenti didattici adeguati e aggiornati. Anzi, semplicemente: non ha più un euro. Ragazzi: studiate. Nella scuola pubblica. E' di tutti, aperta a tutti. Studiate. Anche se nella vita è meglio furbi che colti. Anzi: proprio per questo. Per non arrendersi a chi vi vorrebbe più furbi che colti. Perché la cultura rende liberi, critici e consapevoli. Non rassegnatevi. A chi vi vorrebbe opportunisti e docili. E senza sogni. Studiate. Meglio precari oggi che servi per sempre.
(12 ottobre 2011) © Riproduzione riservata
mercoledì 5 ottobre 2011
Geckoslair! Lo conoscete? Youtuber Italiano!
Enjoy It!
Un altro abbraccio da Nanterre!
lunedì 12 settembre 2011
Willwoosh! Lo conoscete? Youtuber Italiano!
iscrivetevi al suo canale, non ve ne pentirete! ;)
ps. Grazie Miky per la segnalazione!
martedì 9 agosto 2011
#00 - Sons Revenge
martedì 3 maggio 2011
Tom Joad "The Grapes of Wrath" di John Steinbeck
Ovunque un neonato pianga per la fame
Ovunque ci sia una battaglia contro il sangue e l'odio nell'aria, cercami mamma, io sarò là!
Ovunque ci siano uomini che lottano per un posto dove stare o per un lavoro decente o per una mano che li aiuti
Ovunque ci sia qualcuno che lotta per ottenere la libertà, guarda nei loro occhi, Mamma, e tu vedrai me"
dalle parole di Tom Joad in "The Grapes of Wrath" (Furore) di John Steinbeck
http://www.mediafire.com/?sharekey=36fc886124a7bb4dab1eab3e9fa335cac2da2241817ad12e
AudioLibro letto da Alessandro Baricco.
Volevo condividere.. !
Buona settimana,
me
mercoledì 27 aprile 2011
Brenda's Battle [Le Donne che Contano]
Ringrazio David per la segnalazione.
Una battaglia al di sopra di cosa è giusto o sbagliato "moralmente", semplicemente a favore della salute delle donne. Un bell'esempio delle gerarchie di priorità in problematiche come queste.
Buona visione!
mercoledì 30 marzo 2011
Due Film, Imperdibili!!!!!
Ma........ Lo Zucchino lo leggono tutti? Chi non legge lo Zucchino scriva Non Lo Leggo! Chi lo legge, scriva IO LO LEGGO! Così vediamo chi siamo e ci contiamo per la Rivoluzione prevista nei prossimi giorni!
Ciaoooooooo!!!
giovedì 24 marzo 2011
Partecipare attiva(la)mente
domenica 13 marzo 2011
Coraggio, Giappone..
Uno dei tanti video online,
http://tv.repubblica.it/copertina/tsunami-l-impatto-dell-onda/63982?video
è un disastro.
Resisti, Giappone.
sabato 5 marzo 2011
Silvio Forever
dal 25 Marzo al Cinema! chi c'è?!
Buon weekend a tutti, carissimi!
martedì 15 febbraio 2011
Per sperare oltre che nelle buone notizie, nel buon esito di queste notizie..
Enjoy It ed "enjoyatevi" l'attualità del momento!
p.s. vi lascio con un link alle buone notizie di cui parlavo nel titolo del post!
giovedì 3 febbraio 2011
"The Arcore's Night"
Eccovi il video del momento. Geniale ed esplicativo quanto basta!
Grazie Internet (ancora ce l'abbiamo!)
Solidarietà agli Egiziani!
venerdì 21 gennaio 2011
Il peggio
"Italiani, ci dispiace per voi"
giovedì 6 gennaio 2011
Questo provoca deterioramento mentale
Vi consiglio e prego, di modo da avere un dibattito costruttivo, di leggere il link quì sotto...leggetelo tutto e con attenzione...io ne sono rimasto altamente shocked!
http://www.narth.com/docs/omos.html
mercoledì 29 dicembre 2010
The Lonely Island
Ho scoperto, quasi per caso, un certo tipo, Andy Samberg, del quale mi sono innamorato..
Non sto a raccontarvi tutta la sua storia ma vi lascio giusto un paio di link per permettervi di farvi un'idea...
http://it.wikipedia.org/wiki/Andy_Samberg
http://www.youtube.com/watch?v=VLnWf1sQkjY
Ciao belli!!!
venerdì 24 dicembre 2010
!!!
mercoledì 22 dicembre 2010
Una chicca...
sabato 18 dicembre 2010
Vi Odio, Cari Studenti
di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte
della ragione) eravate i ricchi,
mentre i poliziotti (che erano dalla parte
del torto) erano i poveri.
Bella vittoria, dunque,
la vostra! In questi casi,
ai poliziotti si danno i fiori, amici. "
Nonostante meriti di essere pubblicata tutta, vi ho evidenziato l'ultima strofa.
Ad ogni modo, consiglio la lettura della poesia intera qui e la lettura dei fatti che portarono Pasolini a scrivere questa poesia, qui!
giovedì 16 dicembre 2010
Lettera ai ragazzi del movimento - Roberto Saviano
Ogni gesto violento è stato un voto di fiducia in più dato al governo Berlusconi. I caschi, le mazze, i veicoli bruciati, le sciarpe a coprire i visi: tutto questo non appartiene a chi sta cercando in ogni modo di mostrare un'altra Italia.
I passamontagna, i sampietrini, le vetrine che vanno in frantumi, sono le solite, vecchie reazioni insopportabili che nulla hanno a che fare con la molteplicità dei movimenti che sfilavano a Roma e in tutta Italia martedì. Poliziotti che si accaniscono in manipolo, sfogando su chi è inciampato rabbia, frustrazione e paura: è una scena che non deve più accadere. Poliziotti isolati sbattuti a terra e pestati da manipoli di violenti: è una scena che non deve più accadere. Se tutto si riduce alla solita guerra in strada, questo governo ha vinto ancora una volta. Ridurre tutto a scontro vuol dire permettere che la complessità di quelle manifestazioni e così le idee, le scelte, i progetti che ci sono dietro vengano raccontate ancora una volta con manganelli, fiamme, pietre e lacrimogeni. Bisognerà organizzarsi, e non permettere mai più che poche centinaia di idioti egemonizzino un corteo di migliaia e migliaia di persone. Pregiudicandolo, rovinandolo.
Scrivo questa lettera ai ragazzi, molti sono miei coetanei, che stanno occupando le università, che stanno manifestando nelle strade d'Italia. Alle persone che hanno in questi giorni fatto cortei pieni di vita, pacifici, democratici, pieni di vita. Mi si dirà: e la rabbia dove la metti? La rabbia di tutti i giorni dei precari, la rabbia di chi non arriva a fine mese e aspetta da vent'anni che qualcosa nella propria vita cambi, la rabbia di chi non vede un futuro. Beh quella rabbia, quella vera, è una caldaia piena che ti fa andare avanti, che ti tiene desto, che non ti fa fare stupidaggini ma ti spinge a fare cose serie, scelte importanti. Quei cinquanta o cento imbecilli che si sono tirati indietro altrettanti ingenui sfogando su un camioncino o con una sassaiola la loro rabbia, disperdono questa carica. La riducono a un calcio, al gioco per alcuni divertente di poter distruggere la città coperti da una sciarpa che li rende irriconoscibili e piagnucolando quando vengono fermati, implorando di chiamare a casa la madre e chiedendo subito scusa.
Così inizia la nuova strategia della tensione, che è sempre la stessa: com'è possibile non riconoscerla? Com'è possibile non riconoscerne le premesse, sempre uguali? Quegli incappucciati sono i primi nemici da isolare. Il "blocco nero" o come diavolo vengono chiamati questi ultrà del caos è il pompiere del movimento. Calzano il passamontagna, si sentono tanto il Subcomandante Marcos, terrorizzano gli altri studenti, che in piazza Venezia urlavano di smetterla, di fermarsi, e trasformano in uno scontro tra manganelli quello che invece è uno scontro tra idee, forze sociali, progetti le cui scintille non devono incendiare macchine ma coscienze, molto più pericolose di una torre di fumo che un estintore spegne in qualche secondo.
Questo governo in difficoltà cercherà con ogni mezzo di delegittimare chi scende in strada, cercherà di terrorizzare gli adolescenti e le loro famiglie col messaggio chiaro: mandateli in piazza e vi torneranno pesti di sangue e violenti. Ma agli imbecilli col casco e le mazze tutto questo non importa. Finito il videogame a casa, continuano a giocarci per strada. Ma non è affatto difficile bruciare una camionetta che poliziotti, carabinieri e finanzieri lasciano come esca su cui far sfogare chi si mostra duro e violento in strada, e delatore debole in caserma dove dopo dieci minuti svela i nomi di tutti i suoi compari. Gli infiltrati ci sono sempre, da quando il primo operaio ha deciso di sfilare. E da sempre possono avere gioco solo se hanno seguito. E' su questo che vorrei dare l'allarme. Non deve mai più accadere.
Adesso parte la caccia alle streghe; ci sarà la volontà di mostrare che chi sfila è violento. Ci sarà la precisa strategia di evitare che ci si possa riunire ed esprimere liberamente delle opinioni. E tutto sarà peggiore per un po', per poi tornare a com'era, a come è sempre stato. L'idea di un'Italia diversa, invece, ci appartiene e ci unisce. C'era allegria nei ragazzi che avevano avuto l'idea dei Book Block, i libri come difesa, che vogliono dire crescita, presa di coscienza. Vogliono dire che le parole sono lì a difenderci, che tutto parte dai libri, dalla scuola, dall'istruzione. I ragazzi delle università, le nuove generazioni di precari, nulla hanno a che vedere con i codardi incappucciati che credono che sfasciare un bancomat sia affrontare il capitalismo. Anche dalle istituzioni di polizia in piazza bisogna pretendere che non accadano mai più tragedie come a Genova. Ogni spezzone di corteo caricato senza motivazione genera simpatia verso chi con casco e mazze è lì per sfondare vetrine. Bisogna fare in modo che in piazza ci siamo uomini fidati che abbiano autorità sui gruppetti di poliziotti, che spesso in queste situazioni fanno le loro battaglie personali, sfogano frustrazioni e rabbia repressa. Cercare in tutti i modi di non innescare il gioco terribile e per troppi divertente della guerriglia urbana, delle due fazioni contrapposte, del ne resterà in piedi uno solo.
Noi, e mi ci metto anche io fosse solo per età e per - Dio solo sa la voglia di poter tornare a manifestare un giorno contro tutto quello che sta accadendo - abbiamo i nostri corpi, le nostre parole, i colori, le bandiere. Nuove: non i vecchi slogan, non i soliti camion con i vecchi militanti che urlano vecchi slogan, vecchie canzoni, vecchie direttive che ancora chiamano "parole d'ordine". Questa era la storia sconfitta degli autonomi, una storia passata per fortuna. Non bisogna più cadere in trappola. Bisognerà organizzarsi, allontanare i violenti. Bisognerebbe smettere di indossare caschi. La testa serve per pensare, non per fare l'ariete. I book block mi sembrano una risposta meravigliosa a chi in tuta nera si dice anarchico senza sapere cos'è l'anarchismo neanche lontanamente. Non copritevi, lasciatelo fare agli altri: sfilate con la luce in faccia e la schiena dritta. Si nasconde chi ha vergogna di quello che sta facendo, chi non è in grado di vedere il proprio futuro e non difende il proprio diritto allo studio, alla ricerca, al lavoro. Ma chi manifesta non si vergogna e non si nasconde, anzi fa l'esatto contrario. E se le camionette bloccano la strada prima del Parlamento? Ci si ferma lì, perché le parole stanno arrivando in tutto il mondo, perché si manifesta per mostrare al Paese, a chi magari è a casa, ai balconi, dietro le persiane che ci sono diritti da difendere, che c'è chi li difende anche per loro, che c'è chi garantisce che tutto si svolgerà in maniera civile, pacifica e democratica perché è questa l'Italia che si vuole costruire, perché è per questo che si sta manifestando. Non certo lanciare un uovo sulla porta del Parlamento muta le cose.
Tutto questo è molto più che bruciare una camionetta. Accende luci, luci su tutte le ombre di questo paese. Questa è l'unica battaglia che non possiamo perdere.
©2010 /Agenzia Santachiara
(16 dicembre 2010)
lunedì 13 dicembre 2010
Cosa significa "serietà" ?
L’occasione mancata dopo una vita da peones
Deodato Scanderebech, già di Forza Italia, poi dell’Udc, poi di “Al centro con Scanderebech”, poi dell’Udc, poi del Pdl, oggi dell’Udc, non si capacita del perché lo accreditino di imminente salto della quaglia. «Spiace leggere ancora una volta il mio nome associato all’ignobile campagna acquisti. Voglio ribadire con estrema chiarezza che sono del tutto immune a questo genere di squallide pratiche. Voterò convintamente la mozione di sfiducia a Silvio Berlusconi», ha detto giovedì il deputato eletto in Piemonte. Sarà il curriculum, sarà una recente e non apologetica sentenza del Tar («l’onorevole Scanderebech ha tradito lo spirito della legge regionale, ha tradito gli elettori dell’Udc, ha tradito addirittura tutto il corpo elettorale...»), ma in effetti chiunque era in attesa dell’ultima carambola.Ma non è certo Scanderebech il problema. Sono giorni così. Giorni di vasto ed estroso protagonismo, in cui emergono i parlamentari del sottoscala improvvisamente innalzati all’attico della politica. Domenico Scilipoti, dell’Italia dei Valori, è uscito dal partito perché due giorni fa, né uno in più né uno in meno, dopo trenta mesi da dipietrista si è sentito umiliato dal partito in cui credette e che in cambio «mai ha spinto una mia proposta di legge sull’agopuntura». Atterrito all’idea di un paese far west in tema di agopuntura, Scilipoti è approdato al Movimento di Responsabilità Nazionale insieme con l’ex veltroniano Massimo Calearo e con Bruno Cesario, ex democrisatiano. I tre non hanno ancora un’intesa su che fare martedì, ma la troveranno. Intanto, però, Cesario ha spiegato di non essere stato lui a lasciare il Pd, ma viceversa, e infatti il Pd tresca coi fascisti a Roma e coi mafiosi a Palermo, dice. Insomma, una ragione già più impegnativa di quella del collega Scilipoti.
E assieme a Scilipoti ha lasciato l’Italia dei Valori anche Antonio Razzi, che con il compare condivide il dispiacere di essere rimasto ai margini, ma non la destinazione. «Ho aspettato mesi negli uffici dell’Idv per far passare le mie proposte sul bollino di qualità per i prodotti italiani o per il bollino sul passaporto...». Sua moglie è pure finita all’ospedale per il rincrescimento di vedere il marito abbandonato in anticamera. Ora basta, Razzi proseguirà la battaglia dei bollini in NoiSud, e aspetta indicazioni dal nuovo gruppo sulle fatali scelte del 14.
E quindi, non c’è trucco e non c’è inganno, figuriamoci il bonifico: non è che il Partito liberale concederà la sua fiducia per due soldi. Anche lì ci sono questioni di fondo. Paolo Guzzanti, unico parlamentare del Pli - coniatore del termine “mignottocrazia” a proposito del regime berlusconiano e consumatore di una sfavorevolissima aggettivazione nel tratteggio dell’ex capo - non esclude di tornare al sostegno del premier in cambio di una nuova legge elettorale e di un robusto piano di privatizzazioni. Che garanzie gli darà il premier, è piuttosto misterioso. Ma Guzzanti ascolterà e intanto respinge indignato le insinuazioni di chi lo accusa di essere in attesa del rinnovo del contratto di collaborazione con il Giornale (settemila euro netti al mese).
Sospettare è facile. Ma qui ognuno sta facendo calcoli ben più lungimiranti attorno al paese, al suo futuro, alla sua prosperità. Maurizio Grassano, entrato alla Camera al posto di Roberto Cota (eletto governatore del Piemonte), non venne accettato nel gruppo della Lega perché nel frattempo era stato indagato e arrestato per truffa ai danni del comune di Alessandria. Grassano passò al gruppo misto, poi in quello dei Liberaldemocratici, e cioè gli ex diniani in un primo tempo berlusconiani, in un secondo tempo neutri, in un terzo tempo più verso Berlusconi, in un quarto e forse definitivo tempo dentro al Terzo Polo con Casini-Fini-Rutelli. Grassano ha infine scelto l’Alleanza di Centro di Francesco Pionati, ex mezzobusto del Tg1, e da lì ha lanciato il suo appello per il governo e per il federalismo. La Lega ha applaudito. Pionati ha dettato l’epigrafe: «Ha fatto la scelta giusta nell’interesse del paese». E questo nonostante dieci giorni fa Grassano avesse firmato la mozione di sfiducia al presidente del Consiglio avanzata dai Liberaldemocratici.
Sul quadrante della coscienza, del resto, batte sempre l’ora delle decisioni irrevocabili. La coscienza di chi è passato all’opposizione era gravata sotto il peso della tirannia di chi li aveva candidati. La coscienza di chi è passato in maggioranza ha sottoposto una più ampia gamma di urgenze. E non è finita qui: all’ultimo minuto qualcun altro dovrà farci i conti, senza derogare.
Los peones sono i manovali e i braccianti in lingua spagnola. In particolare i lavoratori giornalieri non qualificati, meticci o indios, che vivono in condizioni di estrema povertà. Peon, al singolare può voler dire anche pedina, esclusivamente quella degli scacchi. Naturalmente il significato originario è mutato nella lingua italiana degli ultimi decenni. Peones sono i parlamentari che non hanno peso nelle decisioni, ma il cui compito essenziale è alzare la mano per garantire il voto allo schieramento di cui fanno parte. Salvo sorprese....
martedì 30 novembre 2010
Domani
...costruiremo i ponti su cui passerete in auto, progetteremo le
apparecchiature mediche per curarvi, i software per la gestione dei
conti in banca (TUTTI i vostri soldi) e i sistemi di sicurezza per non
far esplodere la caldaia che avete in bagno...
...domani vi fiderete di noi, oggi no. perchè?
Contro il ddl gelmini ci serve una mano...
...da tutti, ma nessuno sembra capirlo."
di Valentina Tarantini --> Politecnica
lunedì 22 novembre 2010
L'elenco più bello!
Elenco delle cose che mi piacciono del Sud
(legge Don Giacomo Panizza)
- Del Sud mi piace chi se ne sta a mani nude, disarmate; chi non si lascia tentare ad opporsi ai violenti coi loro stessi metodi.
- Mi piace tenermi negli occhi la luce, il cielo, il mare con le Eolie dentro e quella riga che fa il sole rosso quando ci tramonta dietro.
- Mi piace ascoltare la gente del Sud parlare le sue parole.
- Dal Sud ho imparato che non tutto è urgente, non tutto deve essere perfetto o in orario, non tutto è essenziale: e mi è piaciuto.
- Al Sud mi piace chi fa il padrino senza fare il padrone, chi fa doni per amicizia e non per legarti al suo clan.
- Mi piacciono le madri che non dimenticano i figli, qualunque cosa abbiano combinato; madri che supplicano i boss di ’ndrangheta di svelare il luogo dove hanno buttato o seppellito i loro figli, spariti di lupara bianca, per portarci un fiore.
- Del Sud mi piacciono le donne, attente e appassionate, con cuori grandi.
- Mi piace vedere i giovani “sbattersi” coi partiti politici, con l’utopia di rinnovare i partiti e la politica.
- Mi piacciono quelli che in tribunale si ricordano le facce e le parole di chi ha chiesto loro il pizzo, indicandoli davanti a tutti.
- Mi è piaciuta l'idea di emigrare a rovescio, di conoscere limbo purgatorio inferno e paradiso, la mia vita con altri altrove.
domenica 21 novembre 2010
Auguri Zucchino!!!
Auguri, Zucchino Impanato!!
Ad ognuno di voi lascio riflettere su questo aspetto e se magari vi capita, lasciate anche il vostro pensiero in merito..
Per quanto mi riguarda, e per come la vedo ora, l'impanatura che ci vedo sullo zucchino è rappresentata da questa atmosfera cupa di fine regime che aleggia sull'Italia.. C'è dunque bisogno di rispolverare questo Zucchino Italiano e metterci della nuova impanatura, levando quella stantia, vecchia e puzzolente acquistata, ahimè tutti possono sbagliare, in quella ridente cittadina lombarda chiamata Arcore, usurpata e rovinata dal nostro caro nano pelato nazionale.
E, per citare GiPi: "Bunga, Bunga un Cazzo!" (Internazionale n.872, pag.88)
Arrivederci, Cari e grazie per questo magnifico anno passato assieme!
W LO ZUCCHINO!
martedì 16 novembre 2010
Il caso Welby - "Vieni via con me"
sabato 13 novembre 2010
Aung San Suu Kyi - Liberata Oggi!
martedì 9 novembre 2010
Spot Pro Eutanasia
"E' in rete lo spot-pro Eutanasia creato dall'associazione Exit international, bloccato dall'autorità per le Comunicazioni australiane e ora rilanciato in Italia dall'Associazione Luca Coscioni e dal Partito Radicale."
mercoledì 3 novembre 2010
domenica 31 ottobre 2010
Qualcuno era comunista...
mercoledì 20 ottobre 2010
se vi interessa...
Li proietteremo in lingua rigorosamente originale (sottotitolati in italiano) per immergerci nei suoni propri degli altri popoli. Attraverso questa diversità ci
troveremo a confrontarci con gli interrogativi universali della riflessione umana. Gli esperti, anche internazionali, che saranno presenti ci
aiuteranno a capire la realtà “lontana” trattata di volta in volta rendendo possibile un nostro avvicinamento. L'iniziativa, realizzata grazie a Edisu Piemonte, è aperta a tutti gli studenti sia per fruirne che per partecipare
alla sua organizzazione.
14 OTTOBRE 2010
All the Invisible Children
ospiti: Unicef
aula 6 - ore 16.30
28 OTTOBRE 2010
No Man's Land
ospiti: Luca Rastello & Mauro Ravarino
aula 6 - ore 16.30
11 NOVEMBRE 2010
Letter to Anna
ospiti: Vitaly Jaroshevskij & Andrea Riscassi
aula 34 - ore 16.30
25 NOVEMBRE 2010
Paradise Now
ospiti: Marco Allegra & Paolo di Motoli
aula 6 - ore 16.30
2 DICEMBRE 2010
Mar adentro
ospiti: ass. Bioetica
aula 6 - ore 16.30
16 DICEMBRE 2010
Merica
ospiti: il regista Michele Manzolini
aula 6 - ore 16.30
13 GENNAIO 2011
Die Welle
ospiti: Michele Roccato
aula 6 - ore 16.30
27 GENNAIO 2011
La faute à Voltaire
ospiti: Najat Tantaoui & ass. Jawhara
aula 6 - ore 16.30
10 FEBBRAIO 2011
Water
ospiti: Pinuccia Caracchi & ass. Altereva
aula 6 - ore 16.30
24 FEBBRAIO 2011
Sicko
ospiti: Ignazio Marino
aula 34 - ore 16.30
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il Collettivo di Lingue è un gruppo di studenti volontari che si riunisce ogni settimana. Si propone di aiutare gli altri studenti ma, soprattutto, di MIGLIORARE la Facoltà di Lingue e l'Università tutta.
Chiunque volesse PARTECIPARE ATTIVAMENTE a questo miglioramento o anche solo tenersi INFORMATO può scrivere a collettivo.lingue.to@gmail.com per chiedere d'essere aggiunto alla mailing list del Collettivo, visitare il
forum http://linguetorino.forumfree.
http://www.
domenica 17 ottobre 2010
Torino people
Odore di smog e sogni sfumati
Clown in cravatta e giuliette ubriache
guidano su e giù per le strade della città
Torino e le sue macchine
c'è un mare che bagna i murazzi
la corrente trasporta sigarette e rose raccolte
manca la spiaggia ma ognuno cerca il suo posto al sole
Torino e le sue persone
Mangiafuoco con i sui mille pinocchi
Amico mio sono sul letto che aspetto il tocco di Morfeo
sono un cappellaio con un conto alla rovescia matto
le somme di venti anni da tirare fuori dal cilindro
mentre il coniglio bianco è in fuga a Bologna
nella mia mente scorrono parole leggere come piume
ricordi di quei personaggi in cerca di attore
le risate di un branco nella giungla di sogni e realtà torinesi
ogni sera prendere una birra è una festa
rossa o bionda barista! e preparane altre
io e i miei amici abbiamo fuochi da spegnere
la notte per le strade do Torino
gente di Torino
qualcuno stringe la mano alla sua dolce metà
altri lanciano sguardi mendicanti per alleviare la solitudine
ma il giorno dopo siamo tutti lì
io e i miei amici abbiamo storie da raccontarci
la notte per le strade di Torino
sotto il sole operiamo in grigi formicai
psicologia, lingue, ingegneria, giurisprudenza, medicina, scienze, lettere
quanti nomi hanno i nostri biglietti per il futuro
ma quando il deejay mette la musica
io e i miei amici balliamo verso un unica destinazione
la notte per le strade di Torino
FINE PRIMA PARTE....
.....INIZIO SECONDA PARTE
Giungo in ritardo all'appuntamento
c'è chi dice che lo faccio apposta
tiro fuori qualche birra per farmi perdonare
lui scrive testi e commenta divertito "cavallo"
mentre guardo la mia birra svuotarsi
mi tengono a galla gli occhi di chi mi dirà se nella pancia è finita ciccia o gas
un ubriaco no n è mai solo nella compagnia giusta
brindiamo a noi e facciamo una pisellata amichevole con la bottega aperta
non tutto resta nello stomaco
qualcosa spinge per risalire
allora avvicina l'orecchio e senti quanto ti voglio bene
ma dopo ti conviene dire SHULTZ
che tra un drink e l'altro
ci lasciamo andare a compiangere i capelli caduti
solo per poco però, che le ragazze ci aspettano!
con qualcuno si parla di essere Gobetti People
e qualcuno riesce a trasformare il delirio nella bandiera della nostra euforia
quando il silenzio cala che alta è la stanchezza nelle vene
meglio saper che dire:" una volta ero bambina" può andare bene
e se proprio siamo pazzi da legare
dalle medie è uscita chi ha la croce rossa sul petto e un martello nella mano
un colpo deciso e non sentirai più niente!
se il discorso diventa troppo difficile per una testa dolorante
è bello avere accanto un' altra che non ha capito
rende più tollerabile la personale ignoranza
un giro al parco dalla chiesa per risolvere il tutto
fortuna che a Collegno c'è chi mi tiene compagnia mentre cammino
e in fondo un viaggio per Bologna è un viaggio semplice
e non sai con cosa tornerai
conosco una che è tornata da un viaggio
portando con se la passione per la birra.
FINE SECONDA PARTE....
.....INIZIO ULTIMA PARTE
La notte è finita e i pettirossi reclamano i loro territori
la macchina parcheggiata in salita
gocce di rugiada condensate sul vetro
testimonianze della notte cancellate dal tergicristallo
accanto a me siede il mio regalo
voce silenziosa dei tenori con cui ho cantato in queste sere
foto dei ricordi che non voglio lasciare a casa
volti che mi salutano, sorrisi che cercherò nella nebbia
qualcuno ha dei consigli da darmi
qualcuno si domanda per l'albero e mi saluta con una adelscott
altri che mostrano il capezzolo
ma ognuno è una buona ragione per tornare a Torino
mentre a poco a poco la certezza del nido familiare
cede campo a un terra di carte e fiammiferi
posso guardarvi mentre mi augurate buon viaggio
Un giro di rum al miele per tutti!
una birra per mandare giù questa distanza che ci separa
che quando si appoggi il bicchiere sul tavolo
siamo di nuovo tutti insieme per il prossimo giro.
Un bacio a tutti, Fabio
giovedì 14 ottobre 2010
Perché non mi è piaciuto Inception
giovedì 30 settembre 2010
"Anglomania"
Manifestazioni dell’egemonia dell’inglese nella lingua e nella cultura italiana:
i. “Anglomania”
Qui c’è il browser con il server,
ed il setter con il pointer,
c’è il bestseller, c’è l’hamburger
con le chips e le blue chips;
c’è il reporter col revolver,
c’è il designer col decanter,
qualche wafer, molti woofer,
ma di welfare quasi più;
c’è il fund-raiser dentro il bunker,
molti mixer, troppi mister,
più decoder che pullover,
e gameover, stop, reboot;
c’è il caregiver con le cover
e il dispenser di spinnaker,
ma nessun golden retriever
ha la fiasca con il rum;
c’è lo hacker con lo shaker
che col toner sporca il boiler,
e c’è il pusher che dal corner
sintonizza la tivù
con i trailer dei blockbuster,
rapper, speaker, leader, bomber,
e magari Jack the Ripper
ne squartasse one or two.
Se parlar di devolution
ti è di grande satisfaction,
se tu sogni un’escalation
di hair-lotion ed air condition,
se tu adori quel che è fashion
o hai una passion per la mission,
su, da bravo, metti in motion:
non è qui la tua location.
Di Mario Barenghi
– La Repubblica 20 settembre 2006 –
sabato 18 settembre 2010
domenica 5 settembre 2010
Profonda Rabbia ed Incomprensione
Non capisco, non riesco a capire.
Ieri il presidente del senato Schifani è stato invitato alla Festa Democratica del PD.
Questi sono stati i risultati:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/04/video-le-immagini-delle-contestazioni-a-schifani/56657/
Ripeto, non capisco.
Schifani potrà avere un passato oscuro, un presente ancora più oscuro, potrà anche essere stato implicato in tutti gli affari mafiosi (sai che novità per i politici in Italia) ma una contestazione del genere, non la approvo; ci ho provato, mi sono sforzato di capire grillini e viola, ma una cosa così non mi ha proprio convinto.
Siamo ai livelli della contestazione in potenza a Fini (http://tv.repubblica.it/copertina/cosi-volevano-organizzare-il-pullman-anti-fini/52495?video=&ref=HRER2-1) .
Mi ha rovinato la giornata vedere che nonostante stiamo assistendo ad un declino inesorabile della società civile e dei valori fondamentali, anche le persone in cui vedevo una sopravvivenza di questi stessi valori, si riducano ad una mera contestazione che, tra l'altro, fa il gioco loro.
C'è da dire che la contestazione, nonostante sia stata approvata in seguito sia da DiPietro che da Grillo, non sembra essere partita da un partito in particolare.
Cosa ne pensate?
sabato 4 settembre 2010
Requiem For a Dream - Darren Aronofsky - USA 2000
mercoledì 1 settembre 2010
Wilderness Downtown
martedì 24 agosto 2010
Dan Clark AKA Don Danbury
giovedì 3 giugno 2010
Beppe Grillo a Torino!
Ciao a tutti, vi inoltro l'invito che ho ricevuto.. io penso di passarci se lo studio non mi sovrasta! se qualcuno viene me lo faccia sapere che così ci si organizza! ;)
Saluti e Baci e auguri ancora a Bro! ;)
Muscio
_______________________________________________
Sabato 6 Giugno Beppe Grillo sarà a Torino: alle 16,00 presenterà il suo nuovo documentario "Un Grillo Mannaro a Londra" alla 13ma edizione del Festival Cinemambiente. Finita la presentazione incontrerà i torinesi in Piazza Carignano, alle 18,00. La scelta della location per l'evento di piazza non è affatto casuale, infatti in questa splendida piazza si trova Palazzo Carignano, sede del primo Parlamento Italiano. Chissà se Cavour si immaginava che a distanza di 150 anni saremmo stati lì a parlare di parlamentari condannati ed altri con doppi e tripli incarichi... Il Movimento 5 Stelle Piemonte sta preparando un elenco dettagliato di tutti i Consiglieri Regionali ed i parlamentari eletti in Piemonte che hanno in corso mandati elettorali in altre istituzioni, senza considerare i tripli incarichi in altri enti ed aziende a nomina politica. Insieme a Beppe ci saranno anche i nostri due dipendenti dei cittadini eletti in Regione, Davide Bono e Fabrizio Biolè, che ci parleranno de!
lla loro attività in Consiglio Regionale e introdurranno alcuni temi importanti per la Regione e la città di Torino, oggetto delle prossime elezioni comunali a cui parteciperà il moVimento.
mercoledì 2 giugno 2010
Marco Travaglio al Colonia Sonora
di e con Marco Travaglio
regia Ruggero Cara
e con
musiche dal vivo di C-Project
Valentino Corvino – Violino, elettronica
Fabrizio Puglisi – Tastiere, sintetizzatori
Mercoledì 30 Giugno
ingresso 12 euro
...a puro titolo informativo...
io penso di andare!
Buona festa della Repubblica e tutti gli Zucchini e non
martedì 4 maggio 2010
Hanno Chiuso LinkStreaming.com
http://www.nata100.net/ > qui il resoconto del creatore di LinkStreaming sul suo blog
http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=''LinkStreaming+torner%C3%A0+con+un'altra+veste+grafica'':+la+risposta+agli+utenti&idSezione=6630 > qui un articolo che commenta il fatto accaduto
http://www.tomshw.it/cont/news/le-major-svergognate-sui-danni-della-pirateria/24828/1.html > qui una curiosità sui danni causati dalla pirateria.. (ci saranno, ci si chiede?)
ciao! :)
martedì 30 marzo 2010
un prego da tutti quelli che...
Forse il vostro (perchè io sinceramente non lo sono, almeno non più di altre volte) essere scontenti sempre e comunque deriva dal fatto che nel vostro intimo sapete che votare sinistra o votare destra non serve a niente, almeno al momento.
E' come seguire un carrozzone, c'è chi lo segue a destra, e chi a sinistra, ma il carrozzone è sempre lo stesso. Gli scontri politici sono assenti. Dov'è il sangue che scorre tra un talk show e l'altro? Dove sono i botta e risposta tra i leader dei partiti? Benvenuto nella nuova Italia, dove accusa e contraddittorio sono incarnati nella stessa persona, mezza persona, un hobbit, colluso con se stesso.
Io non sono andato a votare perchè ero senza tessera elettorale e non avevo voglia di sbattermi per rifarmela. Non penso sia menefreghismo, mancanza di senso civico, o come dice Augias un atteggiamento da snob. E poi non sono neanche di sinistra, o se lo sono sembrato è per pura simpatia studentesca. Semplicemente non sono riuscito a trovare un valido motivo per alzarmi e dire "bene oggi vado a farmi sta maledetta tessera e vado a votare!".
Dare il voto a Cota non se ne parla.
Per la filosofia del "non si cambia cavallo vincente a metà della corsa" avrei potuto votare Bresso, peccato per l'Udc che mi ha fatto passare ogni voglia.
Movimento a 5 stelle? Bel programma ma peccato per Grillo, che stimo, ma a causa di un retaggio da "comico" manca a mio parere di credibilità.
In questi anni di latitanza dai seggi mi sono guardato attorno, formato un'opinione politica e credo di aver identificato la persona che meglio incarna il mio modello di politico. L'ho visto ritornare sui suoi passi, scusarsi per gli atteggiamenti del passato, e l'ho visto soprattutto affrontare un tema a me molto caro: Internet e libertà.
Vi segnalo l'intervista fatta ad un mio professore in sede del convegno Internet è Libertà presso la Camera:
http://www.youtube.com/watch?v=g8XvYmrkst0
Rimango comunque sul chi va là, chi sa di chi sto parlando non è stato un santo in passato.
Fino al 2000 la principale fonte di informazione (il 90%) per gli italiani era la televisione, che ha bene o male ridotto il divario culturale.
Oggi, dopo 10 anni, siamo solo al 70%. Il 30% sono le persone che come me, e spero anche voi, formano le proprie opinioni in maniera trasversale: radio, giornali, televisione, passaparola, INTERNET ecc. Internet in Italia rimane per molti un mezzo stupefacente, talmente incredibile che a volte spaventa chi non lo sa usare coscienziosamente. Io credo sia da rintracciare anche in questo il motivo dell'astensionismo, una diffusa maleducazione all'uso di mezzi informativi alternativi.
Attendo critiche e insulti.
Baci Baci.
lunedì 29 marzo 2010
un grazie a tutti quelli che..
Repubblica — 28 marzo 2010 pagina 26 sezione: COMMENTI
Gentile dottor Augias, ho 31 anni, laureata in Lettere, specializzata in Storia contemporanea. Sono nata e residente in Sardegna ma da 3 anni vivo da sola a Rapallo, levante ligure. L'appartamento costa 510 euro al mese. La sera lavoro come cameriera. In riviera si lavora solo d' estate e gli esercenti devono ridurre le spese,a cominciare dai contributi. I dipendenti sono costretti a mentire agli Ispettori del lavoro contro i propri interessi pena il licenziamento. Si lavora per 12 ore ma la busta paga ne registra 4. Nella stragrande maggioranza dei casi il lavoro è totalmente esentasse per i gestori. Nessuno denuncia, comporterebbe il licenziamento e una macchia nel curriculum che ti impedirebbe di trovare lavoro per il resto dei tuoi giorni. Ho il diritto di voto, ma non ne usufruisco; per farlo dovrei recarmi in Sardegna, le elezioni si svolgono sempre d'estate. È un amaro paradosso: chi risiede in Argentina da 30 anni può votare sul mio futuro e non posso farlo io che sono nata e cresciuta qui. Non posso cambiare la residenza perchè non ho un regolare contratto d' affitto. I proprietari degli appartamenti sono lungimiranti quasi quanto gli esercenti, quindi se non si ha un contratto di lavoro il contratto d' affitto non si fa, e talvolta si riservano anche il diritto di rifiutare una locazione se il lavoro non risponde ai loro criteri di bon ton (le ragazze che rientrano all'alba, anche se per lavoro onesto, non sono sempre ben viste). Risultato: pago anche l'affitto in nero. E non posso votare. Questo mese, per la prima volta da quando a 20 anni ho deciso di andare via di casa per crearmi un' indipendenza, non sono riuscita a pagare l'affitto. Valentina Mura
Ci sono gli snob di sinistra, i dissidenti impegnati o 'raffinati' che non votano perché (leggo in un appello al voto): «Siamo stufi dei giochetti, perché "ci hanno fatto votare troppi candidati che non ci piacciono", perché "così la sinistra imparerà"». Che cosa la sinistra debba imparare da questo tipo di astensioni non viene mai specificato. Intendiamoci, che la sinistra debba imparare molte cose non si discute, ma anche indiscutibile che il momento è spaventoso e nessuno può ignorarlo: i più sinistri propositi sono stati proclamati da ogni possibile televisione. In una fase come questa dovrebbe esistere una gerarchia delle priorità, una lista delle inquietudini, al primo posto vi figura il pericolo di perdere gli ultimi pezzi della democrazia che con tanta fatica avevamo messo insieme con la Costituzione del 1948. La lettera della dottoressa Mura illustra con spoglia efficacia il paradosso: da una parte gli snob che si concedono il lusso dell' indifferenza, dall'altra lei che non paga l'affitto e non può votare. - CORRADO AUGIAS c.augias@repubblica.it
venerdì 26 marzo 2010
Rai Per Una Notte - "Buona Lotta, Buona Rivoluzione, per accostarmi a Monicelli!"
Boom di contatti, Santoro vince la scommessa
Al Paladozza la kermesse grida no alla censura
PARTENZA lanciata, senza reticenze. Immagini d'epoca di Benito Mussolini. E poi, subito dopo, Silvio Berlusconi che arringa la folla del Pdl a piazza San Giovanni: "Volete voi...?". Quando le prime immagini sfumano, Michele Santoro appare esattamente come appare sempre, quando Annozero va in onda su Rai2. Chino sul grande tavolo-monitor. Microfonino alla guancia. Buio attorno.
Attorno, c'è un sacco di gente. Il Paladozza di Bologna è gremito. "Caro Napolitano", esordisce il giornalista. "Non c'è il fascismo, domenica si va a votare: Ma insomma, certe assonanze...". Santoro non "vuole tirarlo per la giacchetta", solo "rivolgersi a lui per segnalare che no, quando si blocca l'informazione in tv, o si telefona alle Authority per bloccarla, qualcosa proprio non funziona".
"Per una telefonata - dice - Nixon dovette dimettersi. Aveva ordinato di spiare i suoi avversari del partito democratico e una commissione del Senato, quando scoprì che le telefonate erano state registrate, disse di pubblicarle per sapere cosa è successo. Qui si è compiuto un delitto di grande gravità: interferenza politica sulla libertà di espressione".
Il segnale rimbalza in decine di piazze, in tutta Italia. A piazza Navona, posti in piedi. E poi su Repubblica tv, Corriere tv, Skytg24, Rainews24, Current, YouDem. Il satellite, e il web aggirano la "censura" pre-elettorale (a questo link si può guardare l'intera trasmissione). Parte il servizio sulla manifestazione di Roma del Popolo della Libertà. Le telecamere registrano insulti vari, obiettivo lo stesso Santoro, Marco Travaglio, Vauro. Stacco. La Russa balla forsennato sulle note di Apicella. E subito dopo, in studio, a Bologna, si cambia musica. Arriva il premio Oscar Nicola Piovani. Quattro minuti di violoncello, pianoforte e clarinetto. Belli.
Parte Travaglio. Intercettazioni. Agcom. Minzolini. Censura. Via al dibattito. Floris polemizza con la retorica berlusconiana, parla di mancanza di ossigeno, e spera che "si ricominci a respirare". A ruota gli altri. Fino a Sandro Ruotolo, con cui si arriva, nel merito, all'inchiesta di Trani. In onda, doppiate da attori, le intercettazioni delle telefonate del premier a Innocenzi (Agcom). Quelle in cui Berlusconi se la prende con Annozero e gli altri "pollai". Sentirle così, testuali ma in vivavoce, fa una certa impressione.
Si riparte con la musica. Elio e le storie tese vanno giù di sarcasmo e cantano, opportunamente storpiata, la canzone sanremese di Emanuele Filiberto. "Un esiliato come te...", dice Elio a Santoro. Poi, intervista registrata a Mario Monicelli. E in studio arriva Morgan, espulso proprio da Sanremo per la sua intervista sulla cocaina.
Daniele Luttazzi, il più epurato di tutti, è accolto da una ovazione. "Il monologo che farò è approvato dalla Cei", esordisce. Quindi un fuoco di fila di battute su Berlusconi, e una lunga digressione metaforico-sessuale (assai esplicita, per la verità), sul rapporto tra il Cavaliere e gli italiani. "Masi ha fatto un uso criminoso della tv", conclude il comico rovesciando la frase rituale del capo del governo quando attacca i suoi avversari.
Altre intercettazioni "recitate". Il direttore generale della Rai, Masi, non ne esce esattamente bene. Soprattutto quando discute con Innocenzi della puntata di "Annozero" sul processo Mills e rassicura su come i telegiornali si stanno muovendo bene, "sia il Tg1 che il Tg2, e perfino il 3...".
Ancora spettacolo, con al piano Morgan e alla voce Antonello Venditti. A seguire, un videomessaggio di Milena Gabanelli, la conduttrice di Report. "Il clima è di caccia alle streghe, siamo sull'orlo di una sconfitta civile: perché il paese non comprende la portata di quello che sta accadendo".
Piccolo incidente di percorso con lo spot-regalo di Roberto Benigni, che parte e si interrompe. A riempire il buco ci pensa Travaglio con un lungo monologo sul decreto salva-liste, e poi lo stesso Santoro, che legge in diretta il commento di Bondi ("giornalismo pietoso") e snocciola i dati degli accessi sul web: "120mila utenti unici collegati nello stesso momento, 60mila su Repubblica.it" e replica polemicamente al ministro: "Saremo anche penosi, ma se ci sono tanti che vogliono sentire Marco Travaglio, saranno padroni o no di farlo?".
Benigni, finalmente. "Stavo partendo per lo Zimbabwe, il paese della libertà. Vado in Zimbabwe, dove ci sono i Masai, anzi no, i Masai sono in Kenya, in Zimbabwe ci sono i Masi...". Noi, siamo noi il paese più libero del mondo! Io, per esempio: volevo la libertà di non vedere Santoro, e ora non c'è più e non lo posso fare...". A Rutolo: "Con questi baffoni, ti voglio baciare, questo è il partito dell'amore, no? E allora baciamoci!". Finale più serio, con la richiesta di un "applauso alla democrazia e alla libertà" e un saluito a Enzo Biagi, "che non può partecipare alla vostra trasmissione".
Gran finale con giuramento collettivo, quasi a scimmiottare il giuramento dei governatori berlusconiani. "Giuriamo solennemente che la faremo sempre fuori dal vaso". Poi, seguito dalle telecamere, esce dal Paladozza e si gode il bagno di folla all'esterno. Domani, si capirà meglio il riscontro numerico di questa "strana" serata di informazione. Nata dalla censura e diventata una kermesse dalle mille piazze e dai mille "ripetitori". Forse, anche un segnale di quello che, nel futuro, può diventare la comunicazione.
sabato 20 marzo 2010
20 marzo 2010
mercoledì 24 febbraio 2010
Italia Amore Mio!
(Tra l'altro.. non sembra Filo?!??)
Vi prego, vi prego, so già che state spalpitando per dare le vostre opinioni su questo assurdo fenomeno da baraccone, figlio del nostro sovrano d'Italia.. fate un pò come volete ma prima guardatevi sta cosa!! (vi giuro ho riso tantissimo!!!)
Originale (per chi ancora non lo avesse guardato):
Parodia!! (ihihihi guardatela!):
http://dailymotion.virgilio.it/video/xcbmv3_sanremo-addio-parodia-di-italia-amo_fun
Vi giuro.. eheh .. vi giuro..!! ihihi.. oggi andrò a dormire molto meglio, lo so!!
domenica 21 febbraio 2010
The IT Crowd
sabato 20 febbraio 2010
Zucchino...Impegnato
Rivangare il passato per scoprirlo può essere la soluzione?
seconda parte
terza parte
Commenti ormai ne sono già stati fatti troppi quindi vi saluto così, con l'amaro in bocca in questa bella giornata di vento
sabato 13 febbraio 2010
L'uomo che verrà
martedì 2 febbraio 2010
M'illumino di Meno 2010
lunedì 1 febbraio 2010
Comicità...che diventa Arte!!
a presto cari Zucchini
la vostra affezionata zucchina più lessa che impanata!!;P
domenica 31 gennaio 2010
Dead Poets Society
sabato 16 gennaio 2010
sabato 26 dicembre 2009
Goodbye, Guys! ;)
Ciao Ragazzi..
è ora di partire per la Cina.
Beijing ci aspetta.. Noi stiamo arrivando!
A presto!
Buon Anno a tutti!
Muscio!
venerdì 25 dicembre 2009
caro gesù bambino..
quest'anno ti sei portato via il mio cantante preferito Michael Jackson,
il mio attore preferito Patrick Swayze,
la mia attrice preferita Farrah Fawcett,
il mio presentatore preferito Mike Bongiorno,
la mia poetessa preferita Alda Merini.
Volevo dirti che il mio politico preferito è Silvio e che l'anno non è ancora finito!
Vabbè, a parte queste catene che girano via sms, volevo fare tanti auguri a tutti!!