giovedì 30 settembre 2010

"Anglomania"

Un piccolo testo che si spiega da solo...


Manifestazioni dell’egemonia dell’inglese nella lingua e nella cultura italiana:

i. “Anglomania”

Qui c’è il browser con il server,
ed il setter con il pointer,
c’è il bestseller, c’è l’hamburger
con le chips e le blue chips;

c’è il reporter col revolver,
c’è il designer col decanter,
qualche wafer, molti woofer,
ma di welfare quasi più;

c’è il fund-raiser dentro il bunker,
molti mixer, troppi mister,
più decoder che pullover,
e gameover, stop, reboot;

c’è il caregiver con le cover
e il dispenser di spinnaker,
ma nessun golden retriever
ha la fiasca con il rum;

c’è lo hacker con lo shaker
che col toner sporca il boiler,
e c’è il pusher che dal corner
sintonizza la tivù

con i trailer dei blockbuster,
rapper, speaker, leader, bomber,
e magari Jack the Ripper
ne squartasse one or two.

Se parlar di devolution
ti è di grande satisfaction,
se tu sogni un’escalation
di hair-lotion ed air condition,
se tu adori quel che è fashion
o hai una passion per la mission,
su, da bravo, metti in motion:
non è qui la tua location.

Di Mario Barenghi
– La Repubblica 20 settembre 2006 –

Direi che non fa una piega




sabato 18 settembre 2010

domenica 5 settembre 2010

Profonda Rabbia ed Incomprensione


Non capisco, non riesco a capire.
Ieri il presidente del senato Schifani è stato invitato alla Festa Democratica del PD.
Questi sono stati i risultati:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/04/video-le-immagini-delle-contestazioni-a-schifani/56657/
Ripeto, non capisco.
Schifani potrà avere un passato oscuro, un presente ancora più oscuro, potrà anche essere stato implicato in tutti gli affari mafiosi (sai che novità per i politici in Italia) ma una contestazione del genere, non la approvo; ci ho provato, mi sono sforzato di capire grillini e viola, ma una cosa così non mi ha proprio convinto.

Siamo ai livelli della contestazione in potenza a Fini (http://tv.repubblica.it/copertina/cosi-volevano-organizzare-il-pullman-anti-fini/52495?video=&ref=HRER2-1) .

Mi ha rovinato la giornata vedere che nonostante stiamo assistendo ad un declino inesorabile della società civile e dei valori fondamentali, anche le persone in cui vedevo una sopravvivenza di questi stessi valori, si riducano ad una mera contestazione che, tra l'altro, fa il gioco loro.
C'è da dire che la contestazione, nonostante sia stata approvata in seguito sia da DiPietro che da Grillo, non sembra essere partita da un partito in particolare.

Cosa ne pensate?

sabato 4 settembre 2010

Requiem For a Dream - Darren Aronofsky - USA 2000


Buongiorno a tutti,
nell'ambito di un progetto che fluttuava nelle menti di alcuni di noi, vogliamo sottoporvi e chiedere il vostro parere riguardo ad alcune pellicole che abbiamo visto e che vogliamo condividere con voi.
L'invito, ovviamente, è rivolto a tutti, quindi se avete film da consigliare o di cui volete parlare, ogni suggerimento sarà bene accetto.

Bando alle ciance, il film di cui voglio parlarvi oggi, e di cui ho postato la locandina, si chiama Requiem for a dream. E' un film del 2000, diretto da Darren Aronofsky, un giovane regista, sceneggiatore e produttore nato  Brooklyn nel 1969.
Il film, per molti già un classico, racconta una storia di vita degradata e fatta di sogni, illusioni e soprattutto, di droga e dipendenza da essa, ma non solo. Infatti, se a prima vista il film sembrerebbe ridursi a questo elemento, un'analisi più profonda rileva molte altre tematiche forti ed attuali (non vi sto a raccontare la trama) tra cui: il rapporto tra media e solitudine, il disagio sanitario americano, la vendita del corpo femminile come risorsa ultima finanziaria, la suddetta droga e le diverse tematiche applicata ad essa: la dipendenza, l'astinenza, la ricerca, la follia, l'apatia.
Quando tutto sembra andare bene, e questo è, a mio parere, uno dei messaggi forti di questo film, ma c'è di mezzo la droga (pesante, ma forse anche non), allora le cose sono destinate a crollare. Il punto interrogativo, qui sottolineato nel finale (che, ovviamente non vi rivelo) è lo stesso che imperversa nella vita quotidiana di tutti i giorni, anche in quelle esistenze dove la droga non è l'elemento proncipe: si troverà una soluzione al problema? (qualunque esso sia, ripeto).
Il film, corredato da riprese sperimentali e dialoghi brillanti, si snoda in una bella trama, con una sorta di climax che diventa più agitata man mano che il plot si srotola di fronte a noi.
Ringrazio Filo, per avermi fatto conoscere questo regista e per avermi "iniziato" alla visione critica e ragionata delle numerose pellicole che ogni giorno il mercato cinematografico ci sottopone.

Voto Pellicola: 8,5 (non prendetemi troppo sul serio!)
Da Consigliare.
Genere: Drammatico.
Durata: 102 mn.

Enrico Lomuscio

mercoledì 1 settembre 2010

Wilderness Downtown

Date un'occhiata qua: http://thewildernessdowntown.com/

E' un film interattivo di Chris Milk con un pezzo (secondo me molto bello) degli Arcade Fire.

Inserite l'indirizzo della casa dove siete cresciuti e godetevi il video.

La nuova frontiera del videoclip? ;)



P.S. per i collegnesi: google non ha tante immagini dal satellite di collegno perciò conviene che proviate a inserire un indirizzo torinese a cui siete comunque legati, tipo quello del liceo, di qualche parente, etc... Sennò il video non rende al 100%


Enjoy it!

Filo