giovedì 30 settembre 2010

"Anglomania"

Un piccolo testo che si spiega da solo...


Manifestazioni dell’egemonia dell’inglese nella lingua e nella cultura italiana:

i. “Anglomania”

Qui c’è il browser con il server,
ed il setter con il pointer,
c’è il bestseller, c’è l’hamburger
con le chips e le blue chips;

c’è il reporter col revolver,
c’è il designer col decanter,
qualche wafer, molti woofer,
ma di welfare quasi più;

c’è il fund-raiser dentro il bunker,
molti mixer, troppi mister,
più decoder che pullover,
e gameover, stop, reboot;

c’è il caregiver con le cover
e il dispenser di spinnaker,
ma nessun golden retriever
ha la fiasca con il rum;

c’è lo hacker con lo shaker
che col toner sporca il boiler,
e c’è il pusher che dal corner
sintonizza la tivù

con i trailer dei blockbuster,
rapper, speaker, leader, bomber,
e magari Jack the Ripper
ne squartasse one or two.

Se parlar di devolution
ti è di grande satisfaction,
se tu sogni un’escalation
di hair-lotion ed air condition,
se tu adori quel che è fashion
o hai una passion per la mission,
su, da bravo, metti in motion:
non è qui la tua location.

Di Mario Barenghi
– La Repubblica 20 settembre 2006 –

Direi che non fa una piega