lunedì 29 marzo 2010

un grazie a tutti quelli che..

L' ASTENSIONISMO DELLA SINISTRA SNOB

Repubblica — 28 marzo 2010 pagina 26 sezione: COMMENTI

Gentile dottor Augias, ho 31 anni, laureata in Lettere, specializzata in Storia contemporanea. Sono nata e residente in Sardegna ma da 3 anni vivo da sola a Rapallo, levante ligure. L'appartamento costa 510 euro al mese. La sera lavoro come cameriera. In riviera si lavora solo d' estate e gli esercenti devono ridurre le spese,a cominciare dai contributi. I dipendenti sono costretti a mentire agli Ispettori del lavoro contro i propri interessi pena il licenziamento. Si lavora per 12 ore ma la busta paga ne registra 4. Nella stragrande maggioranza dei casi il lavoro è totalmente esentasse per i gestori. Nessuno denuncia, comporterebbe il licenziamento e una macchia nel curriculum che ti impedirebbe di trovare lavoro per il resto dei tuoi giorni. Ho il diritto di voto, ma non ne usufruisco; per farlo dovrei recarmi in Sardegna, le elezioni si svolgono sempre d'estate. È un amaro paradosso: chi risiede in Argentina da 30 anni può votare sul mio futuro e non posso farlo io che sono nata e cresciuta qui. Non posso cambiare la residenza perchè non ho un regolare contratto d' affitto. I proprietari degli appartamenti sono lungimiranti quasi quanto gli esercenti, quindi se non si ha un contratto di lavoro il contratto d' affitto non si fa, e talvolta si riservano anche il diritto di rifiutare una locazione se il lavoro non risponde ai loro criteri di bon ton (le ragazze che rientrano all'alba, anche se per lavoro onesto, non sono sempre ben viste). Risultato: pago anche l'affitto in nero. E non posso votare. Questo mese, per la prima volta da quando a 20 anni ho deciso di andare via di casa per crearmi un' indipendenza, non sono riuscita a pagare l'affitto. Valentina Mura

Ci sono gli snob di sinistra, i dissidenti impegnati o 'raffinati' che non votano perché (leggo in un appello al voto): «Siamo stufi dei giochetti, perché "ci hanno fatto votare troppi candidati che non ci piacciono", perché "così la sinistra imparerà"». Che cosa la sinistra debba imparare da questo tipo di astensioni non viene mai specificato. Intendiamoci, che la sinistra debba imparare molte cose non si discute, ma anche indiscutibile che il momento è spaventoso e nessuno può ignorarlo: i più sinistri propositi sono stati proclamati da ogni possibile televisione. In una fase come questa dovrebbe esistere una gerarchia delle priorità, una lista delle inquietudini, al primo posto vi figura il pericolo di perdere gli ultimi pezzi della democrazia che con tanta fatica avevamo messo insieme con la Costituzione del 1948. La lettera della dottoressa Mura illustra con spoglia efficacia il paradosso: da una parte gli snob che si concedono il lusso dell' indifferenza, dall'altra lei che non paga l'affitto e non può votare. - CORRADO AUGIAS c.augias@repubblica.it

4 commenti:

  1. solo un commento...che delusione, che vergogna, che pena

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  2. il mio discorso non è che la sinistra mi ha deluso (da quando ne capisco nn mi ha mai dato grandi soddisfazioni); il mio discorso è la speranza in un cambiamento, che forse non deve arrivare nè da destra, nè da sinistra..

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  3. Ormai ho talmente poca fiducia negli italiani che la vittoria di Cota suscita solo una debole reazione in me. Mi fa solo incazzare il fatto che d'ora in poi anche il Piemonte farà parte della roccaforte leghista (Lombardo-Veneto).
    Per il resto voglio vedere questo paese distrutto. E la ricostruzione partirà da quelli come noi. Chissà magari sarà proprio la nostra generazione sfigata a fare la prima rivoluzione della storia italiana (se, come no).

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  4. Sono stupito.
    Che bello cominciare un discorso con queste parole. Riempiono la bocca (o si scrive riempono?).
    Non capisco l'amarezza...davvero non ci si aspettava questo risultato?
    E' da anni ormai che le cose non vanno come dovrebbero...Vinceva la destra, e si era scontenti, vinceva la sinistra (quante illusioni) e si era scontenti lo stesso. Insomma, giustamente o meno, chi per un motivo e chi per un altro, si era sempre scontenti.
    E ora? Sapete cosa non è cambiato affatto? (E dovrebbe essere una bella tranquillità, di solito sono le novità a far paura, non ciò che già si conosce.) Siamo scontenti!
    Be, io credo fosse prevedibile, preannunciato.
    E dunque, bisognerà cercare qualcosa di positivo in tutto questo no? Dopotutto, in una bella giornata come quella piovosa di oggi, il sole tornerà a splendere e quindi...siamo fottuti.

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