domenica 29 novembre 2009

Perdersi

Chi, come me, si perde in maniera indipendente alla sua volontà, e ha un senso dell'orientamento che fa dubitare della teoria darwiniana.
Chi invece si perde di propria spontanea volontà, per il piacere di ritrovarsi o per la gioia di non dover per forza "essere", essendo presente.
Chi si perde con il corpo ma anche chi si perde nella sua mente, in un libro, in una canzone o in un flm.
Chi si perde nei propri pensieri.

Non si può non parlare a questo punto dei labirinti, famosi, derisi e vituperati, ma anche segretamente ammirati perché temuti.
Hanno un solo scopo: far perdere colui che vi entra, intrappolarlo nelle loro viscere senza la calda sicurezza del ventre materno, ma con la fredda certezza dell'eterno sonno. Momenti di realtà estranei alla quotidianità.

Non potendo portare un labirinto in ogni casa, per far sì che ognuno possa perdersi almeno per un momento lascio quest'immagine di Escher.





4 commenti:

  1. Tanto estranei alla quotidianità? Non mi sembra che nella vita quotidiana abbiamo tante altre certezze! Intrippuso comunque! Mi piace!

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  2. molto bello il tuo primo post...un ottimo esordio il tuo!originale e ben scritto...puoi sicuramente contribuire in maniera positiva al mitico blog!..ancora complimenti vale...

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  3. Vale... bellissimo. Davvero, il miglior post dall'inizio del blog.

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  4. Mi hai lasciato di stucco..
    mi piace, mi piacel 'idea di perdermi volontariamente per fare entrare un pò di follia nella mia vita, nelle mie viscere.. perdermi.. ma se poi perdo il controllo e non ne esco più?

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