E' proprio in questo momento di profonda commozione per aver trovato una WiFi Thomson a sgamo a casa di mio fratello, che alti pensieri e riflessioni mi giungono alla mente; decido dunque di dedicare la poesia lalà parigina allo Zucchino Impanato:
Lampadari e bocche tutù
mi spingono a spegnere la tivù
Ordai, forza maintenant!
Lo Zucchino prenderai con i matton!
Costruisci, bildisci la tua frase razzalà
che poi pian pianino arriverà con te, per te, per voi, micenei
l'ispirazione!
Scale parigine di un palazzo nouveau,
non pensateci nemmeno!
La persistenza dura nei tamburi hawaiani,
Tutto ciò non conta, dai! Lalà.
Vi lascio dunque, cari fruitori a leggere e interpretare questi pochi versi parigini, a me molto cari, dato lo sforzo fatto.
Un bacio a tutti voi, fratelli zucchini italiani!!
Vi penso!!
venerdì 27 novembre 2009
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Grazie del pensiero e della poesia!
RispondiEliminaHave nice days in Paris my friend!
Kisses
Sorriso scompigliato di soggiorno,
RispondiEliminascivola via patrocinato d'illusoria catatasi,
mentr'il banchetto inzia,
fuor d'ogni quadro,
vigilante assorto d'un eroina d'altri tempi.
Oh, catastaf d'inverno,
che puntellato d'ossigeno galleggia come un palloncino,
perduto e risanato da nuvole a suon di conchiglia,
che in bicicletta van,
correndo oltre il mare.
Not bad guys!
Ma sai che non l'ho capita?
RispondiEliminaLa mia o la sua?
RispondiEliminaBro mi piace la tua.. :)
appena torno la elaboro bene